Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 22159 del 6 agosto 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22159CIV

Massima

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Il provvedimento di dichiarazione di incandidabilità di cui all'art. 143, comma 11, del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) ha natura personale e preventiva, mirando ad evitare che coloro che hanno contribuito, anche solo per colpa, al grave dissesto dell'amministrazione locale e all'ingerenza di associazioni criminali nella gestione della cosa pubblica, possano ricoprire nuovamente cariche analoghe. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale misura, è necessaria un'indagine specifica e personalizzata sulla condotta del singolo amministratore, volta a verificare se egli abbia fornito un apporto, attivo od omissivo, alla determinazione della situazione di degrado e di infiltrazione criminale che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale. Tale valutazione non può limitarsi a una mera constatazione delle irregolarità e criticità emerse nella gestione dell'ente, ma deve approfondire il ruolo e il contributo del singolo amministratore, anche in relazione alle eventuali pressioni e ingerenze esercitate dalle associazioni criminali. Pertanto, la semplice titolarità della delega al settore interessato dalle irregolarità non è sufficiente a giustificare la dichiarazione di incandidabilità, essendo necessario accertare in concreto l'effettivo comportamento tenuto dall'amministratore, sia in termini di azioni intraprese per contrastare le infiltrazioni mafiose, sia di eventuali omissioni o condotte che abbiano agevolato il perdurare della situazione di degrado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta da

Dott. VALITUTTI Antonio - Presidente

Dott. MELONI Marina - Consigliere

Dott. PARISE Clotilde - Consigliere

Dott. TRICOMI Laura - Consigliere

Dott. MERCOLINO Guido - Relatore

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 11725/2023 R.G. proposto da
Mo.Ma., rappresentato e difeso dall'Avv. Bo.Lo., con domicilio in Roma, piazza Cavour, presso la Cancelleria civile della Corte di cassazione;
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, con domicilio legale in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
- controricorrente -
e
Al.Gi. Pe.Ro., Su.Mo., Di.Vi., Gi.Vi. e La.An.;
- intimati -
avverso il decreto della Corte d'Appello di Palermo depositato il 22 novembre 2022.
Udita la…

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