Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43351 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43351PEN

Massima

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La competenza territoriale nel procedimento di prevenzione si radica nel luogo in cui, al momento della decisione, la pericolosità sociale si manifesti, e, in caso di manifestazioni plurime in luoghi diversi, là dove le condotte di tipo qualificato appaiano di maggiore spessore e rilevanza. La valutazione della pericolosità attuale del soggetto non può essere censurata in sede di legittimità come vizio di motivazione mancante o apparente, qualora gli elementi sintomatici di tale pericolosità siano stati presi in considerazione dal giudice di merito e risultino assorbiti dalle argomentazioni poste a fondamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 09/12/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO MOGINI;
lette le conclusioni del PG..
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre personalmente avverso il decreto in epigrafe, che ha confermato quello del Tribunale di Palermo del 9.12.2015 con il quale le era stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale …

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