Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48866 del 10 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48866PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. richiede la prova di un vincolo associativo stabile e strutturato, caratterizzato dalla consapevole e volontaria adesione al programma delinquenziale comune, a prescindere dal compimento dei singoli atti delittuosi, i quali possono anche essere estemporanei e mutevoli. Tuttavia, allo stato, possono mancare le esigenze cautelari tali da giustificare la privazione della libertà personale, qualora l'indagato, durante il periodo di sottoposizione a misura cautelare, non si sia reso responsabile di ulteriori iniziative illecite né abbia violato le prescrizioni imposte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 8118/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 11/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decisione assunta nelle camere di consiglio dell'11 febbraio 2015 e del 13 marzo 2015, il Tribunale di Napoli, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p…

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