Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9256 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:9256SENT

Massima

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Il procedimento di condono edilizio sospende i procedimenti sanzionatori in materia edilizia fino alla sua definizione. Pertanto, l'amministrazione comunale non può irrogare sanzioni demolitorie senza aver previamente definito l'istanza di condono presentata dal privato, essendo tenuta a valutare se le opere abusive siano sanabili e possano essere mantenute in essere. L'omissione di tale valutazione preliminare determina l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio, che deve essere annullato. Tuttavia, qualora nel corso del giudizio il privato abbia spontaneamente demolito le opere oggetto di contestazione, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse in relazione a tali opere.

Sentenza completa

N. 09532/2005
REG.RIC.

N. 09256/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09532/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9532 del 2005, proposto da:
Soc Cipa Compagnia Italiana Piccoli Alberghi S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso la terza in Roma, via Anapo, 29;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) dell’avvocatura comunale, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- del provvedimento di demolizione n. 1498 del 18 agosto 2005;

- dell’atto n. 629 del 20 aprile…

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