Il provvedimento di trasferimento d'ufficio di un pubblico dipendente deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo chiaro e specifico i presupposti di fatto e di diritto che lo giustificano. La mera indicazione di una proposta di trasferimento, senza che ne siano esplicitati i contenuti e le ragioni, determina un difetto assoluto di motivazione, in violazione del principio di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa. Inoltre, qualora il provvedimento finale risulti in contraddizione con gli elementi posti a suo fondamento, esso è affetto da illogicità e ingiustizia manifesta. Il trasferimento d'ufficio di un pubblico dipendente, in quanto incidente sulla sua posizione giuridica ed economica, deve pertanto essere sorretto da una motivazione puntuale, che dia conto in modo esaustivo delle ragioni che lo giustificano, nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. La mancanza di una adeguata e coerente motivazione determina l'illegittimità del provvedimento di trasferimento, con conseguente annullamento dello stesso.