Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 9100 del 20 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9100CIV

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile qualora l'illustrazione dei motivi non si concluda con la formulazione del prescritto quesito di diritto, come richiesto dall'art. 366-bis c.p.c. (norma vigente ratione temporis), in quanto tale requisito di ammissibilità non può ritenersi soddisfatto dalla mera indicazione dei vizi denunciati ai sensi dell'art. 360 c.p.c. La chiara indicazione del quesito di diritto, quale momento di sintesi espressivo della questione giuridica rilevante ai fini della decisione, costituisce un onere essenziale per la proponibilità del ricorso per cassazione, la cui inosservanza determina l'inammissibilità dello stesso. Il rispetto di tale requisito formale, introdotto al fine di agevolare l'individuazione del thema decidendum, rappresenta un presupposto indefettibile per l'esame del merito del ricorso, non potendo il giudice di legittimità sopperire alla sua mancanza attraverso un'autonoma ricostruzione della questione di diritto sottesa ai motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 4207/2009 proposto da:

PI. PA. (OMESSO), elettivamente domiciliata in ROMA, VIA VIGLIENA 2, presso lo studio dell'avvocato MARINI BALESTRA ((omissis)), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato LUDOVISI FABIO, giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

PI. SA. (OMESSO), PI. AN. (OMESSO);

- intimati -

avverso la sentenza n. 309/2008 …

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