Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1268 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:1268SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza presentata dal privato, volta ad ottenere il rilascio di un provvedimento amministrativo, integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento che legittima il ricorso giurisdizionale del cittadino per l'accertamento dell'obbligo di provvedere e l'adozione del provvedimento richiesto. L'amministrazione è tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza del privato entro il termine previsto dalla legge, motivando adeguatamente l'eventuale diniego, al fine di garantire il diritto del cittadino ad una risposta tempestiva e congruamente motivata. Il mancato esercizio del potere amministrativo nei termini stabiliti dalla normativa vigente configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere al giudice amministrativo l'accertamento dell'obbligo di provvedere e l'adozione del provvedimento richiesto. Il giudice, in tal caso, non può limitarsi a dichiarare l'illegittimità del silenzio, ma deve spingersi fino all'accertamento della fondatezza della pretesa del ricorrente e all'ordine all'amministrazione di provvedere in conformità. Il principio di buona amministrazione, sancito dall'art. 97 della Costituzione, impone all'amministrazione di agire con tempestività, imparzialità e trasparenza, garantendo ai cittadini una risposta chiara e motivata sulle istanze presentate. Il silenzio serbato in violazione di tale principio costituisce un'illegittima compressione del diritto del cittadino ad una decisione espressa, che il giudice amministrativo è tenuto a rimuovere, ordinando all'amministrazione di provvedere. L'obbligo di provvedere in modo espresso e motivato sulle istanze dei privati rappresenta, inoltre, una garanzia fondamentale del diritto di difesa e del diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva, sanciti dagli artt. 24 e 113 della Costituzione. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a verificare la fondatezza della pretesa del ricorrente e, in caso di accoglimento del ricorso, ad ordinare all'amministrazione di provvedere in conformità, al fine di assicurare la piena tutela dei diritti e degli interessi legittimi del cittadino.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/02/2024

N. 01268/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02150/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2150 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Marcianise, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Suap del Comune di Marcianise, Regione Campania Giunta Regionale della Campania D.G. 5018 Lavori Pubblici e Protezione Civile – U.O.D. 05 - Uod Genio C, non costituiti in giudizio; …

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