Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14640 del 28 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14640PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere validamente applicata anche in caso di abituale frequentazione, da parte del soggetto sottoposto alla misura, di persone pregiudicate o sottoposte a misure di sicurezza o prevenzione, a prescindere dalla circostanza che tali contatti siano occasionalmente giustificati da comuni attività lavorative, purché la reiterazione e la sistematicità degli incontri siano tali da risultare incompatibili con una mera casualità e da rivelare, pertanto, una pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura, in quanto sintomatica di un suo stabile inserimento in ambienti criminali. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale abituale frequentazione, deve tenere conto non solo del numero degli incontri contestati, ma anche della loro distribuzione temporale, essendo sufficiente, ai fini della configurabilità del reato, una pluralità di contatti, anche con soggetti diversi, purché reiterati in un arco di tempo contenuto e non meramente occasionali. La mancata concessione delle attenuanti generiche, in presenza di una capacità a delinquere desumibile dai precedenti penali dell'imputato, nonché l'applicazione della pena nel minimo edittale, con l'aumento obbligatorio per la recidiva reiterata qualificata, risultano adeguatamente motivate e rispettose dei criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 2 ottobre 2012 della Corte di appello di Caltanissetta nel proc. n. 839/2011.

Letti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta nella pubblica udienza del 20 gennaio 2014 dal consigliere ((omissis));

sentito il pubblico ministero presso questa Corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, dott. DELEHAYE Enrico il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

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