Il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, adottato dalla Questura, può essere legittimamente annullato in sede giurisdizionale qualora l'Amministrazione, a seguito di un riesame della vicenda, revochi in autotutela il provvedimento impugnato e rinnovi il titolo di soggiorno dell'interessato. In tal caso, il giudizio amministrativo deve essere definito con una declaratoria di cessazione della materia del contendere, con compensazione delle spese di causa tra le parti, tenuto conto della particolarità della vicenda e delle considerazioni svolte dal giudice nell'ordinanza cautelare precedentemente emessa. Inoltre, qualora il ricorrente sia stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato, il giudice deve procedere alla liquidazione del compenso spettante al difensore, applicando i parametri previsti dal D.M. 55/2014 per le cause di valore non inferiore a € 26.000,00 e riducendo l'importo così determinato alla metà, secondo quanto disposto dall'art. 130 del D.P.R. 115/2002 in materia di patrocinio a spese dello Stato, con aggiunta del rimborso spese forfettarie, CPA e IVA, previa detrazione della ritenuta d'acconto.