Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31281 del 10 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31281PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui disamina è riservata in via esclusiva al suo apprezzamento. La Corte di Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non nei casi in cui emerga un vizio logico o giuridico nella motivazione, tale da renderla carente, illogica o contraddittoria. Pertanto, il mero dissenso del ricorrente circa la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle prove non integra un motivo di legittimità censurabile in sede di legittimità, essendo necessario che il ricorrente dimostri specifici errori di diritto o vizi logici nella motivazione. Analogamente, in tema di determinazione della pena, il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nel riconoscere o meno le circostanze attenuanti generiche, senza essere vincolato a una puntuale disamina di tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che motivi adeguatamente la propria scelta sulla base di uno o più elementi ritenuti prevalenti. Infine, la sopravvenuta prescrizione maturata dopo la decisione impugnata, ma prima della scadenza del termine per proporre ricorso per cassazione, non può essere rilevata d'ufficio dalla Corte di Cassazione, in assenza di una specifica censura riferita a tale causa estintiva del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO Marco M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/01/2017 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO MARIA MONACO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PINELLI MARIO MARIA STEFANO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, con sentenza in data 24/01/2017, parzialme…

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