Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autobus può essere desunto da un complesso di gravi indizi, quali: l'accertata presenza dell'indagato nei luoghi e nei momenti in cui sono stati commessi i furti, la rilevazione delle sue impronte digitali sui veicoli rubati, le intercettazioni telefoniche e le registrazioni video che ne comprovano gli spostamenti in concomitanza con i delitti, nonché la ricostruzione delle modalità esecutive e organizzative del sodalizio criminale, con l'individuazione dei ruoli e dei compiti dei singoli partecipi. Tali elementi, valutati nel loro complesso e secondo le regole della logica e dell'esperienza, possono integrare un quadro indiziario grave, preciso e concordante, idoneo a giustificare l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di riscontri diretti sulla partecipazione dell'indagato a singoli episodi delittuosi. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo congruo e logico di tale complessivo quadro probatorio, senza che possano essere censurate in sede di legittimità mere valutazioni di merito, rientranti nell'esclusiva competenza del giudice di merito.