Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7319 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7319PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può configurarsi anche in presenza di articolazioni territoriali delocalizzate rispetto alla casa madre, purché siano riprodotti i tratti distintivi dell'organizzazione criminale di riferimento, quali la struttura gerarchica, la forza di intimidazione derivante dal collegamento con le componenti centrali e la capacità di condizionamento del contesto sociale ed economico, anche in assenza di una esteriorizzazione eclatante della forza intimidatrice e di una effettiva colonizzazione del territorio. In tali ipotesi, la prova della partecipazione al sodalizio può desumersi da una pluralità di elementi indiziari, quali la pregressa condanna per reati di stampo mafioso, il ruolo di tramite tra i vertici dell'organizzazione, la conoscenza della struttura organizzativa e di informazioni riservate, la frequentazione di luoghi e persone riconducibili all'associazione, nonché il coinvolgimento in attività economiche riferibili al sodalizio. Inoltre, in presenza di una contestazione di reati associativi di tipo mafioso, opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della misura della custodia cautelare in carcere, che può essere superata solo in presenza di elementi specificamente allegati dalla difesa, idonei a dimostrare l'effettivo allontanamento dell'indagato dal sodalizio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MINUTILLO T. Marzia - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/06/2022 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Emanuele Cersosimo;
Udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Baldi Fulvio che, riportandosi alla memoria scritta depositata, ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Udite le conclusioni dell'Avvocato Raffaella Sc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.