Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39722 del 23 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39722PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale qualificata ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale deve essere fondato su una valutazione complessiva della condotta del soggetto, che tenga conto non solo dei precedenti penali, ma anche delle modalità di commissione dei reati, della loro abitualità e reiterazione, nonché del contesto plurisoggettivo in cui si inseriscono le condotte illecite. L'attualità della pericolosità sociale può essere desunta anche dalla natura e dalle caratteristiche delle condotte delittuose accertate, senza che sia necessario un apprezzamento specifico della condotta di vita successiva al periodo detentivo, purché tale periodo non sia stato tale da far ritenere superata la pericolosità. Il giudizio di pericolosità sociale non deve sovrapporsi a quello di responsabilità penale, ma deve essere autonomamente formulato sulla base di una valutazione prognostica della possibilità di recidiva, senza che ostino a tale valutazione l'eventuale esclusione di aggravanti di matrice associativa in sede penale. La motivazione del provvedimento che dispone la misura di prevenzione deve dare conto in modo esaustivo degli elementi fattuali e giuridici posti a fondamento del giudizio di pericolosità, senza incorrere in vizi di mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il Decreto n. 46 del 2013 CORTE APPELLO di CATANZARO del 23/03/2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente alle spese del grado e alla sanzione pecuniaria di cui a…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.