Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25482 del 17 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25482PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione si configura quando l'amministratore di una società fallita ha distratto beni o somme di denaro appartenenti al patrimonio sociale, sottraendoli alla garanzia generica dei creditori, a prescindere dall'esistenza di un nesso causale tra la condotta distrattiva e il successivo fallimento. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, non essendo necessaria la consapevolezza dello stato di insolvenza dell'impresa né l'intento di recare pregiudizio ai creditori. La distrazione può realizzarsi anche attraverso operazioni negoziali che, pur formalmente lecite, determinino l'uscita di beni dal patrimonio sociale senza il corrispondente incremento patrimoniale, come nel caso in cui il corrispettivo della vendita di immobili non sia stato versato alla società fallita ma utilizzato per estinguere un debito di un terzo acquirente. Integra altresì il reato di bancarotta fraudolenta documentale la condotta dell'amministratore che, al fine di ostacolare l'accertamento della situazione patrimoniale e finanziaria della società, abbia dolosamente sottratto o distrutto le scritture contabili, rendendo impossibile la ricostruzione dei rapporti obbligatori e l'individuazione dei beni facenti parte dell'attivo fallimentare, in pregiudizio dei creditori. La qualifica di amministratore di fatto può essere attribuita a chi, pur non rivestendo formalmente tale carica, abbia di fatto esercitato poteri gestori e direttivi nell'ambito della società fallita, partecipando attivamente alla gestione e alle scelte strategiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 265/2012 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 25/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. Fimiani P., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito altresi&#x…

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