Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16591 del 29 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16591PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere ritenuto concreto e attuale sulla base di elementi indicativi della personalità dell'indagato, delle modalità e del contesto di realizzazione delle condotte illecite, anche in assenza di specifiche occasioni future per la commissione di nuovi reati, purché l'analisi complessiva della situazione induca a ritenere probabile una ricaduta nel delitto prossima all'applicazione della misura, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Pertanto, il pericolo di recidiva può essere desunto dalla gravità dei reati contestati, dalle modalità di realizzazione delle condotte, dalla tendenza a delinquere manifestata nel tempo nonostante le precedenti condanne, dalla capacità di realizzare nuovamente le medesime condotte illecite avvalendosi di una rete di contatti sviluppata e mantenuta anche a seguito dei procedimenti penali subiti, nonché dall'assenza di significativi segnali di controspinte rispetto a tale tendenza a delinquere. La valutazione della concretezza e attualità del pericolo di recidiva deve essere effettuata in modo complessivo, considerando tutti gli elementi indicativi della personalità dell'indagato e del contesto in cui le condotte si sono realizzate, senza che sia necessaria la prognosi di una specifica occasione futura per la commissione di nuovi reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 2/11/2021 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Guerra Mariaemanuela, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 2 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di…

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