Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1750 del 2015

ECLI:IT:TARPIE:2015:1750SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il ricorso, per fatti o circostanze sopravvenuti, comporta l'impossibilità di pronunciare una decisione di merito, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, vengano meno le condizioni per una pronuncia di merito, in quanto l'interesse originario della parte ricorrente risulta superato da fatti o circostanze sopravvenuti. La declaratoria di improcedibilità per difetto di interesse sopravvenuto consente di evitare pronunce meramente dichiarative, preservando il carattere effettivo e utile della tutela giurisdizionale amministrativa. Essa rappresenta un corollario del principio di economia processuale, in quanto impedisce l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di scopo pratico per la parte ricorrente. La compensazione delle spese di lite, in tali ipotesi, costituisce una naturale conseguenza dell'assenza di una pronuncia di merito, in considerazione del venir meno dell'interesse originario della parte ricorrente.

Sentenza completa

N. 01309/2006
REG.RIC.

N. 01750/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01309/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1309 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis))' Davide, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Torino, corso Dante, 90;

contro

Comune Favria, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio elegge domiclio, in Torino, ((omissis)), 44;

nei confronti di

((omissis));

per l'annullamento

della deliberazione del Consiglio Comunale di Favria n. 27 del 2.8.2004 ("1^ variante parziale al PRGC vigente - adozione progetto preliminare"); della deliberazione del C…

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