Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46398 del 30 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46398PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale, può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza in termini di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionalistico nell'esplicazione del quale l'interessato prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tali indicatori, che non comportano alcun automatismo probatorio, possono essere costituiti da comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di osservazione e prova, dall'affiliazione rituale, dall'investitura della qualifica di uomo d'onore, dalla commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi facta concludentia, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo nonché della duratura e sempre utilizzabile messa a disposizione della persona, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dalla imputazione. Il giudizio di gravità indiziaria, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, non richiede la precisione e la concordanza degli elementi indiziari, ma soltanto la loro gravità, intesa come idoneità a far desumere con elevata valenza probabilistica l'attribuzione del reato all'indagato, ferma restando la necessità di una valutazione complessiva e coerente degli stessi, anche in relazione alle deduzioni difensive, e l'assenza di illogicità evidente nell'iter argomentativo seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 542/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 15/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale dott. Tindari Baglione, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il primo motivo e rigettarsi il ricorso nel resto;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha dichiar…

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