Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11971 del 29 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11971PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, può sindacare la motivazione del provvedimento di confisca adottato dalla Corte di appello solo nei casi di motivazione inesistente o meramente apparente, non essendo ammissibile il controllo sull'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di merito. La confisca dei beni può essere disposta quando risulti provata la loro provenienza illecita, anche in via indiretta, in quanto reimpiego di utilità derivanti da attività criminose o comunque acquisiti in assenza di giustificazione reddituale e patrimoniale. A tal fine, il giudice può valorizzare le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, gli elementi raccolti nel fascicolo processuale e la mancanza di disponibilità economiche lecite in capo all'intestatario, senza che sia necessario accertare l'origine delittuosa primigenia dei beni. La sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le capacità reddituali e patrimoniali del proposto, valutata con riferimento all'intero nucleo familiare e all'arco temporale in cui è stata accertata la pericolosità sociale, legittima la confisca anche di beni formalmente intestati a terzi, in assenza di prova della loro buona fede e della provenienza lecita dei relativi investimenti. Pertanto, la motivazione del provvedimento di confisca è adeguata quando, in modo coerente e logico, individua la riconducibilità dei beni al proposto, anche in via indiretta, e la sproporzione tra il valore dei beni e le disponibilità economiche lecite accertate, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singola acquisizione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniel - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenz - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/12/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di Appello di Napoli, quale giudice di rinvio nel procedimento misure di prevenzione n. 112…

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