Il provvedimento giurisdizionale privo del carattere della definitività, in quanto non assimilabile alla sentenza, non è impugnabile con il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità anche a seguito delle modifiche normative introdotte con la riforma del 2003, si fonda sulla natura interlocutoria e non definitiva del provvedimento, che non esaurisce la cognizione del giudice sulla controversia. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile avverso un decreto della Corte d'Appello che, in accoglimento del reclamo proposto da uno dei soci, abbia accertato il verificarsi della causa di scioglimento di una società per impossibilità di funzionamento, in quanto tale provvedimento non presenta i requisiti di definitività e decisorietà necessari per l'impugnazione straordinaria. La compensazione delle spese di giudizio è giustificata dalla mancata consolidazione dell'orientamento giurisprudenziale sulla specifica questione, che non consente di ritenere del tutto infondata la posizione della parte ricorrente.