Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15051 del 2 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15051PEN

Massima

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Il giudice penale, nel valutare la liceità di un intervento edilizio, deve verificare la conformità dello stesso a tutti i parametri di legalità fissati dalla legge, dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dalla concessione edificatoria, non limitandosi alla mera esistenza formale del provvedimento amministrativo autorizzatorio. Anche in presenza di un titolo abilitativo in sanatoria, il giudice deve accertare la conformità dell'intervento realizzato alle previsioni urbanistiche vigenti, non essendo sufficiente il solo rilascio del provvedimento in sanatoria per far venir meno le esigenze cautelari. Inoltre, il giudice può ritenere che l'intervento realizzato abbia dato vita ad un organismo edilizio completamente diverso dal manufatto preesistente, configurando così una nuova costruzione anziché una ristrutturazione, sulla base di un'adeguata motivazione che evidenzi le modifiche apportate alle parti strutturali, alla sagoma, ai prospetti e alla destinazione d'uso dell'immobile originario. Il reato di esecuzione di lavori edilizi in assenza di concessione può quindi configurarsi anche in presenza di una concessione illegittima, senza necessità di procedere alla disapplicazione dell'atto amministrativo, essendo sufficiente la valutazione della sussistenza dell'elemento normativo della fattispecie penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. GRILLO Rento - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 4.10.2012 del Tribunale di Siena;

sentita la relazione svolta dal ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., dr. Tindari Baglione, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

sentito il difensore, avv. (OMISSIS), in sost. dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Siena, con ordinanza in data 4.10.2012, rigettava l'ap…

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