Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28224 del 16 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28224PEN

Massima

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Il reato di mancanza alla chiamata alle armi, di cui all'art. 151 c.p.m.p., comma 1, rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 2, comma 4, c.p., e non del comma 2 dello stesso articolo, in quanto si versa in una situazione di parziale continuità normativa. Nonostante la sospensione del servizio di leva stabilita dal d.lgs. n. 215 del 2001, art. 7, il servizio militare obbligatorio continua ad essere previsto, ai sensi della l. n. 331 del 2000, art. 2, per specifiche situazioni e determinati casi eccezionali. Pertanto, il limite all'applicabilità della legge più favorevole al reo, posto dall'art. 2, comma 4, c.p., impedisce l'operatività della nuova disciplina della materia in fase esecutiva, quando sia stata pronunciata una sentenza irrevocabile di condanna per il reato di mancanza alla chiamata alle armi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GEMELLI Torquato - Presidente

Dott. MOCALI Piero - Consigliere

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE MILITARE di TORINO;

e da:

SA. CL., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 20/12/2006 TRIBUNALE MILITARE di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

lette le conclusioni f del P.G. Dr. GARINO che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

OSSERVA

con ordinanza in data 20/12/06 il Tribunale militare di Torin…

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