Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35002 del 28 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35002PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) ha carattere prevalente e assorbente rispetto al reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.), in quanto la condotta fraudolenta diretta a conseguire indebitamente contributi pubblici, attraverso la presentazione di false dichiarazioni e documentazione, integra gli estremi della più grave fattispecie di truffa aggravata, non potendo essere ricondotta alla mera percezione "sine titulo" delle erogazioni. Pertanto, il soggetto che pone in essere artifici e raggiri necessari per ottenere indebitamente contributi pubblici, falsificando la documentazione richiesta, deve essere condannato per il reato di truffa aggravata, non potendo trovare applicazione la fattispecie residuale di cui all'art. 316-ter c.p. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che la fattispecie di cui all'art. 316-ter c.p. ha carattere sussidiario e residuale, trovando applicazione solo nei casi di mero silenzio antidoveroso o di condotta che non induca effettivamente in errore l'ente erogatore, mentre la più grave ipotesi di truffa aggravata si configura quando l'agente è l'artefice delle falsità necessarie per conseguire indebitamente le erogazioni pubbliche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difesa di Se. Gi. Ba. (nato il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, sezione 1 penale, datata 27.04.2009;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TADDEI Margherita Bianca;

Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. La difesa di Se. Gi. Ba. ricorre avv…

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