Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43097 del 21 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43097PEN

Massima

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Il reato associativo e i reati fine commessi nell'ambito dell'oggetto sociale e rientranti nel programma associativo possono essere ritenuti in continuazione, purché tali reati satellite siano stati programmati al momento in cui il partecipe si determina a fare ingresso nel sodalizio. Tuttavia, non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio criminoso e finalizzati al suo rafforzamento, non erano programmabili ab origine perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali o, comunque, non immaginabili al momento iniziale dell'associazione. Pertanto, il giudice dell'esecuzione deve verificare, caso per caso, la sussistenza di specifici indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché il fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali, non essendo sufficiente, a tal fine, valorizzare la presenza di taluno degli indici suindicati se i successivi reati risultino comunque frutto di determinazione estemporanea.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/02/2019 del TRIBUNALE di PORDENONE;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
lette le conclusioni del Procuratore generale, ((omissis)), la quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso per manifesta infondatezza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/2/2019, il Tribunale di Pordenone - in funzione di giudice dell'esecuzione - rigettava l…

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