Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55061 del 28 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55061PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La dichiarazione accusatoria della persona offesa, se adeguatamente riscontrata da altri elementi probatori oggettivi come referti medici, costituisce prova sufficiente per la condanna dell'imputato per il reato di minaccia, senza che sia necessaria una valutazione dubitativa della credibilità del testimone, specie se questi risulti essere un professionista al servizio dell'imputato e non abbia potuto percepire direttamente i fatti per la sua posizione spaziale. Inoltre, la mancata applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. non costituisce vizio di motivazione quando la relativa norma non era ancora entrata in vigore al momento della pronuncia della sentenza impugnata, e la parte non ne abbia fatto rituale richiesta indicando gli elementi fattuali a suo sostegno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/03/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO OSCAR;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' o prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
La Cort…

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