Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19773 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19773PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vincolo della continuazione tra il reato associativo di tipo mafioso e i reati fine può sussistere solo quando le linee essenziali di tali ultimi reati siano state programmate fin dal momento della costituzione del sodalizio criminoso. Pertanto, non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio e finalizzati al suo rafforzamento, non erano programmabili ab origine perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali o, comunque, non immaginabili al momento iniziale dell'associazione. Ai fini del riconoscimento del medesimo disegno criminoso, il giudice deve accertare l'attribuibilità dell'iniziativa criminosa al soggetto già partecipe dell'associazione, non essendo sufficiente la mera omogeneità delle violazioni e la contiguità spazio-temporale delle condotte. Inoltre, il giudice dell'esecuzione, nel valutare la richiesta di applicazione della disciplina della continuazione, deve esaminare tutti gli elementi sintomatici del medesimo disegno criminoso, come le modalità di realizzazione dei reati, la finalità perseguita, il contesto temporale e territoriale, nonché il ruolo svolto dall'imputato in ciascuna condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/11/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere FIORDALISI DOMENICO;
Il Procuratore generale, GIORDANO Luigi, chiede l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 15 novembre 2019 della Corte di appello di Napoli che, quale giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta di applicazione della dis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.