Consiglio di Stato sentenza n. 7103 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:7103SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo abilitativo edilizio, anche in sanatoria, è necessario per la realizzazione di qualsiasi intervento che comporti una trasformazione del territorio, anche se finalizzato al consolidamento di un'area già precedentemente adibita a parcheggio. La mancata acquisizione del titolo abilitativo, anche in pendenza di una istanza di condono edilizio, non giustifica l'esecuzione di opere edilizie sine titulo, le quali devono essere rimosse indipendentemente dalla loro finalità di consolidamento o manutenzione straordinaria. Ciò vale in particolare per le aree soggette a vincolo paesaggistico, per le quali è altresì necessario acquisire il preventivo nulla osta dell'ente competente e l'autorizzazione paesaggistica. L'amministrazione è pertanto legittimata ad adottare un provvedimento di demolizione delle opere realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo, anche quando l'intervento sia finalizzato alla tutela dell'area e degli interessi paesistici e culturali, non potendo tali esigenze prevalere sull'obbligo di preventiva acquisizione del titolo edilizio. Il principio di tutela del territorio e del paesaggio impone il rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie, a prescindere dalla finalità dell'intervento e dalla sua compatibilità con la disciplina dell'area.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/12/2018

N. 07103/2018REG.PROV.COLL.

N. 08536/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8536 del 2015, proposto dalla società Immobiliare Macchia Madama, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primi due dei suindicati difensori in Roma, via ((omissis)), n. 35,

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) ed ((omissis)), dell’Avvocatura comunale, presso la cui sede è elettivamente domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, n. 21;

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