Consiglio di Stato sentenza n. 4634 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:4634SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è illegittimo qualora l'amministrazione comunale abbia già irrogato la sola sanzione pecuniaria per l'inizio dei lavori prima della presentazione della denuncia di inizio attività (d.i.a.), implicando così l'assentibilità delle opere con la d.i.a. medesima. In tal caso, l'identità delle opere abusive oggetto del provvedimento di demolizione e di quelle per le quali è stata irrogata la sola sanzione pecuniaria, accertata con efficacia di giudicato, comporta l'annullamento del provvedimento di demolizione. Ciò in quanto, una volta che l'amministrazione abbia implicitamente ammesso l'assentibilità delle opere con la d.i.a., non può successivamente adottare un provvedimento di demolizione per le medesime opere, essendo tale provvedimento privo di idonea motivazione e in contrasto con il principio di buona amministrazione e di tutela dell'affidamento del privato. La massima si fonda sul principio di tutela dell'affidamento del privato, sulla coerenza e buona amministrazione dell'azione pubblica, nonché sull'efficacia del giudicato formatosi sulla declaratoria di improcedibilità del ricorso straordinario, che ha accertato l'identità delle opere oggetto dei diversi provvedimenti. Essa è applicabile a tutti i casi in cui l'amministrazione, dopo aver irrogato la sola sanzione pecuniaria per l'inizio di opere abusive, intenda successivamente adottare un provvedimento di demolizione per le medesime opere, senza fornire adeguata motivazione in ordine al mutamento della propria valutazione circa l'assentibilità delle stesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/11/2016

N. 04634/2016REG.PROV.COLL.

N. 09420/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9420 del 2013, proposto da:
Tecnosystem di Innocenzi Massimo e Angela Iacomini s.n.c., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Greco e Barbara Nigi, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via S. Caterina da Siena, 46;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco in carica, rappresentata e difesa dall’avvocato Raimondo Angela, con domicilio presso l’Avvocatura Capitolina, in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
Municipio Roma X (
ex
Municipio Roma XIII) di Roma Capitale - Unità Organizzativa Tecnica, in persona del Dirigente
pro tempore…

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