Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 143 del 2013

ECLI:IT:TARPE:2013:143SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse alla decisione della controversia, in quanto nel corso del giudizio siano stati demoliti gli impianti non sanabili e sia stata presentata una nuova richiesta di permesso di costruire in sanatoria. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse originario della parte ricorrente alla definizione della causa. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse alla decisione della controversia, in quanto nel corso del giudizio siano stati demoliti gli impianti non sanabili e sia stata presentata una nuova richiesta di permesso di costruire in sanatoria. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse originario della parte ricorrente alla definizione della causa. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1) Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse alla decisione della controversia. Ciò si verifica quando nel corso del giudizio siano stati demoliti gli impianti non sanabili e sia stata presentata una nuova richiesta di permesso di costruire in sanatoria. 2) In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto viene meno l'interesse originario della parte ricorrente alla definizione della causa. 3) La compensazione delle spese di giudizio tra le parti è disposta dal giudice in considerazione del venir meno dell'interesse originario della parte ricorrente alla decisione del ricorso. 4) Il principio di diritto enunciato nella massima è applicabile a tutti i casi analoghi in cui il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, a seguito di fatti sopravvenuti nel corso del giudizio.

Sentenza completa

N. 00482/2010
REG.RIC.

N. 00143/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00482/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 482 del 2010, proposto da:
Baia Papaya Sas di Sebastiani Luigi e C., rappresentata e difesa dall’avv. Claudio Angelone, con domicilio eletto presso Claudio Angelone in Pescara, via Orazio, 123;

contro

- Comune di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. Marco De Flaviis, con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune;
- Regione Abruzzo, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, via Buccio di Ranallo C/ S.Domenico;

per l'annullamento

del diniego di permesso di costruire in sanator…

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