Consiglio di Stato sentenza n. 905 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:905SENT

Massima

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Il proprietario e gestore di un'area inquinata, anche in assenza di accertata responsabilità nell'inquinamento, è tenuto a realizzare misure di prevenzione e messa in sicurezza del sito, in adempimento del dovere di garanzia previsto dall'art. 245 del D.Lgs. 152/2006. Tale obbligo sussiste indipendentemente dall'accertamento di eventuali responsabilità nell'inquinamento, in quanto il proprietario e gestore dell'area hanno il dovere di assicurare la tutela dell'ambiente e della salute pubblica, attraverso l'adozione di interventi di bonifica e messa in sicurezza del sito contaminato. L'amministrazione competente, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo, può imporre al proprietario e gestore dell'area l'esecuzione di tali misure, anche in assenza di una definitiva attribuzione di responsabilità per l'inquinamento. Il proprietario e gestore, pur non essendo riconosciuto come responsabile dell'inquinamento, è comunque gravato dall'onere di realizzare gli interventi necessari a prevenire e mitigare i rischi derivanti dalla contaminazione del sito, in applicazione del principio di precauzione e del dovere di diligenza nell'uso e nella gestione del bene. Tali obblighi permangono anche in caso di successione nella proprietà o nella gestione dell'area, in quanto il dovere di bonifica e messa in sicurezza segue il bene, indipendentemente dai mutamenti soggettivi nella titolarità dello stesso. L'amministrazione, nel valutare la necessità e la congruità degli interventi imposti, deve comunque garantire il rispetto del principio di proporzionalità, evitando di imporre misure eccessive o sproporzionate rispetto all'obiettivo di tutela ambientale e di salute pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/02/2018

N. 00905/2018REG.PROV.COLL.

N. 09109/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9109 del 2013, proposto da:
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale Dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Soc.((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), Wladimiro Troise Mangoni, ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 24; - appellante incidentale

nei confronti di

((omissis)), Fenice Spa, Nasco Srl, Comune di Massa, Regione Tosca…

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