Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 23026 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23026PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: L'imputato condannato dal giudice di pace a sola pena pecuniaria può proporre appello avverso la sentenza di condanna, in virtù dell'effetto estensivo dell'impugnazione previsto dall'articolo 574, comma 4, del codice di procedura penale, a prescindere dal fatto che il decreto legislativo n. 274 del 2000, articolo 37, ne preveda l'appellabilità solo nel caso in cui sia impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno. Tale interpretazione, volta a garantire il diritto di difesa dell'imputato, risulta ormai consolidata nella giurisprudenza di legittimità, superando precedenti orientamenti restrittivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AG., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/05/2006 GIUDICE DI PACE di SCANDIANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

udita la richiesta di "conversione" del S.P.G. Dr. Fraticelli M.;

udite le richieste di rigetto del difensore P.C., Avv. Fava;

udito il difensore del ricorrente, avv. Lecces…

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