Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 268 del 2024

ECLI:IT:TARUMB:2024:268SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso di costruire o in totale difformità dal titolo abilitativo, anche se successivamente oggetto di istanze di sanatoria o di variante al piano attuativo, non può essere sanata qualora non sia dimostrata la "doppia conformità" degli interventi, ossia la conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della domanda di sanatoria, in applicazione del principio fondamentale sancito dall'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001. L'Amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a disporre la demolizione delle opere abusive, non potendo accogliere le istanze di accertamento di conformità o di variante al piano attuativo finalizzate al mantenimento degli interventi realizzati in assenza di titolo, salvo che non sia dimostrata l'impossibilità oggettiva di procedere alla demolizione senza pregiudizio per le parti legittime dell'immobile, circostanza da verificarsi in sede esecutiva dell'ordine di demolizione e non già in sede di adozione del provvedimento sanzionatorio. Inoltre, l'Amministrazione comunale, nell'esaminare l'istanza di variante al piano attuativo, deve verificare il rispetto dei requisiti di legge, in particolare il raggiungimento della maggioranza qualificata dei proprietari prevista dall'art. 54 della l.r. n. 1 del 2015, non essendo sufficiente il solo consenso del titolare del diritto di superficie. Infine, la mancata comunicazione del provvedimento di diniego ad uno dei soggetti proponenti la variante non determina l'invalidità del provvedimento, in quanto tale omissione può essere fatta valere solo dal soggetto pretermesso e non dai ricorrenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2024

N. 00268/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00435/2022 REG.RIC.

N. 00613/2022 REG.RIC.

N. 00503/2023 REG.RIC.

N. 00863/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 435 del 2022, proposto da -OMISSIS- di -OMISSIS- e -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Perugia, via Baglioni, 36;

contro

Comune di -OMISSIS- di Spoleto, non costituito in giudizio;

nei confronti

-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domici…

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