Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1085 del 2017

ECLI:IT:TARPIE:2017:1085SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ingiunzione di rimozione di opere edilizie abusive e di ripristino della destinazione d'uso dei locali perde di interesse e diviene improcedibile quando il destinatario del provvedimento, in qualità di proprietario, abbia spontaneamente ottemperato all'ordine impartito, conformando la propria condotta al contenuto del provvedimento impugnato. In tal caso, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, tenuto conto che l'Amministrazione resistente aveva depositato solo un atto di costituzione formale fino all'ottemperanza del provvedimento. Il venir meno dell'interesse alla decisione della causa per sopravvenuta esecuzione spontanea del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio secondo cui l'interesse a ricorrere deve permanere per tutto il corso del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2017

N. 01085/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00246/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 246 del 2012, proposto da:
Rivaro Renata e proseguito da Curti Marcella, rappresentata e difesa dagli avvocati Domenico Prato e Valentina Buccino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Domenico Prato in Torino, corso Re Umberto, 27;

contro

Comune di Torino, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Maria Lacognata, con domicilio eletto in Torino, via Corte d'Appello, 16;

per l'annullamento

- dell'ordinanza 13.12.2011, prot. ed. n. 2010-4-24956 - ord. n. 659/2011, con la quale la Direzione urbanistica ed edilizia privata…

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