Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30046 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30046PEN

Massima

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Il possesso e il porto di armi da fuoco, anche da guerra, in un contesto di appartenenza o collegamento con associazioni di tipo mafioso, integra l'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991, anche in assenza di una finalità di mera difesa personale, in quanto tale condotta è ritenuta espressione del metodo mafioso, a prescindere dalla prova di una specifica finalità di agevolare l'attività dell'associazione criminale. La valutazione della sussistenza di tale aggravante, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, attiene alla fase della gravità indiziaria e non richiede il medesimo grado di approfondimento probatorio necessario per una pronuncia di condanna, essendo sufficiente la presenza di elementi indiziari che, nel loro complesso, rendano ragionevole l'ipotesi di un collegamento tra la detenzione/porto di armi e l'appartenenza o il collegamento a contesti mafiosi, anche sulla base di dichiarazioni di collaboratori di giustizia e intercettazioni, senza che sia necessario un riscontro puntuale di ogni singolo elemento indiziario. Spetta al giudice di merito, in sede di eventuale giudizio, il compito di approfondire ulteriormente gli aspetti segnalati dalla difesa in ordine alle ragioni "giustificanti" il possesso di armi, ferma restando la rilevanza, ai fini dell'aggravante, della condotta oggettiva di detenzione/porto di armi in un contesto mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. AD. SE. N. IL (OMESSO);

2) MA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/11/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. V. MONETTI intese alla dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi.

OSSERVA

Sull'appello proposto dal PM presso il Tribunale di Napoli avve…

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