Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31928 del 23 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:31928PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia implicita del danno derivante dalla perdita definitiva di un bene, coarta la volontà della persona offesa a consegnargli indebitamente una somma di denaro, anche se tale somma sia stata richiesta come ricompensa per la restituzione di un bene precedentemente sottratto. Ai fini della sussistenza del reato di estorsione, non rileva che il bene sia stato precedentemente sottratto in modo illecito, né che l'agente abbia sperato in una spontanea prestazione di carattere sessuale da parte della persona offesa. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nell'adozione delle massime di esperienza, sindacabili in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o travisamento della prova, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Infine, il vizio di travisamento della prova, ai fini del ricorso per cassazione, è deducibile solo nel caso in cui il giudice di appello abbia richiamato atti a contenuto probatorio non esaminati dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso la sentenza 5.3.12 della Corte d'Appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza 5.3.12 la Corte d'Appello di Milano confermava la condanna emessa il 25.5.11 dal Tribunale della stessa sed…

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