Cassazione penale Sez. V sentenza n. 56923 del 20 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56923PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta persecutoria nel suo complesso, anche se non realizzata in un'unica soluzione, sia idonea a cagionare nella vittima uno stato di ansia e di paura per la propria incolumità, ovvero un fondato timore per la propria sicurezza o per quella di persone a lei vicine, tale da modificare le abitudini di vita, indipendentemente dalla realizzazione di tutti e tre gli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il procedimento penale precedentemente instaurato per fatti analoghi si sia concluso con un provvedimento di archiviazione, essendo sufficiente che i fatti oggetto di tale procedimento siano rimasti estranei alla contestazione del presente processo. Il giudizio di comparazione tra le circostanze attenuanti generiche e l'aggravante contestata deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto non solo della gravità del precedente penale dell'imputato, ma anche del suo successivo comportamento, sia durante la commissione del reato che nel periodo di sottoposizione a misura cautelare. Infine, il danno patito dalla persona offesa può essere desunto non solo dalla certificazione medica acquisita, ma anche dalle modalità della condotta persecutoria e dalla sua idoneità a produrre le conseguenze accertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/9/2016 della Corte d'appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO …

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