Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45210 del 28 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45210PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato associativo di stampo mafioso, essendo di natura permanente, non cessa per il solo fatto della detenzione dell'imputato, la quale non ha di per sé la capacità di interrompere il vincolo associativo. La partecipazione all'associazione criminosa può ritenersi cessata solo in caso di accertata cessazione del sodalizio ovvero di positiva dimostrazione del recesso o dell'esclusione del singolo associato, come desumibile da un lungo periodo di detenzione in assenza di contatti con la consorteria, dal trasferimento in luogo distante da quello della sua operatività, o da una contrapposizione interna al sodalizio seguita dall'allontanamento di uno dei sodali, elementi in relazione ai quali grava sull'interessato un mero onere di allegazione e che non devono essere contrastati da altri significativi dati di segno contrario. Pertanto, la condotta associativa di tipo mafioso, pur potendo subire delle interruzioni per le vicende giudiziarie e le restrizioni detentive dell'imputato, non si risolve nella commissione di un nuovo reato, al più da porre in continuazione con quella porzione compiuta prima del fatto interruttivo, ma costituisce un'unica fattispecie criminosa, il cui termine finale di consumazione è rappresentato dalla data di cessazione effettiva del vincolo associativo. In tale contesto, ai fini della determinazione della pena da eseguire, il giudice dell'esecuzione deve computare soltanto la custodia cautelare subita e le pene espiate dopo la commissione del reato per il quale deve essere determinata la pena da eseguire, in applicazione del disposto di cui all'art. 657, comma 4, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO Luigi - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/11/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE SANTALUCIA;
lette le conclusioni del PG Dr. Dr. Giordano, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Palermo, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta di (OMISSIS) di modifica del provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dal Procuratore generale in seguito all&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.