Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 162 del 2024

ECLI:IT:TARBS:2024:162SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego della revoca del divieto di detenzione di armi, munizioni ed esplosivi deve essere adeguatamente motivato, anche quando l'Autorità di pubblica sicurezza esercita un ampio potere discrezionale finalizzato alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. L'Amministrazione deve valutare in modo approfondito e analitico la condotta attuale dell'interessato, senza limitarsi a richiamare i precedenti penali, anche se risalenti nel tempo, ma tenendo conto del comportamento tenuto successivamente, specie quando il richiedente abbia ottenuto la riabilitazione penale e non risultino nuovi episodi di rilievo. Ove l'Amministrazione ritenga ancora sussistente un pericolo di abuso, è necessario che tale valutazione sia adeguatamente giustificata sulla base di specifici elementi concreti, anche attraverso il coinvolgimento del richiedente, il quale può essere onerato di fornire ogni utile documentazione. Il mero richiamo a precedenti condotte illecite, senza una puntuale verifica della condotta successiva, non è sufficiente a motivare il diniego, specie quando il trascorrere di un significativo lasso di tempo dalla commissione dei fatti e l'ottenimento della riabilitazione penale depongano per un mutamento della personalità del soggetto e per la sua attuale affidabilità. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a svolgere una nuova istruttoria, incentrata sulla valutazione della condotta attuale dell'interessato, prima di adottare una nuova determinazione in ordine all'istanza di revoca del divieto di detenzione di armi.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/02/2024

N. 00162/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00538/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm., nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 538 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, via ((omissis)) 54;

contro

l’Amministrazione dell'interno, in persona del ministro pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Brescia, domiciliataria ex lege;

per l'annullamento:

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

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