Il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi perde efficacia decorsi 45 giorni dalla sua adozione, senza che sia stato adottato e notificato il provvedimento definitivo sanzionatorio, in quanto la sospensione dei lavori ha effetto limitato nel tempo, essendo finalizzata all'adozione di detto provvedimento definitivo entro il termine perentorio di 45 giorni. Pertanto, il ricorso proposto avverso l'ordinanza di sospensione dei lavori che ha ormai perso efficacia per il decorso del termine di 45 giorni dalla sua adozione, deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto il provvedimento impugnato non produce più alcun effetto. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi, adottato ai sensi dell'art. 27, comma 3, d.P.R. n. 380/2001, perde efficacia decorsi 45 giorni dalla sua adozione, senza che sia stato adottato e notificato il provvedimento definitivo sanzionatorio, con la conseguente inammissibilità del ricorso proposto avverso tale provvedimento di sospensione, per difetto di interesse, in quanto il provvedimento impugnato non produce più alcun effetto.