Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34990 del 14 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34990PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, può essere desunto dai criteri stabiliti dall'articolo 133 del codice penale, tra i quali rientrano le modalità e la gravità del fatto, nonché la personalità dell'indagato, da valutare alla luce dei suoi precedenti penali e giudiziari, a prescindere dall'epoca del commesso reato. Il giudice, nel formulare il giudizio prognostico sulla pericolosità sociale dell'indagato, deve porre particolare attenzione ai dati riguardanti i precedenti penali, stante l'alta significazione, a tale fine, della recidiva nel reato, e deve altresì tenere conto delle specifiche modalità e circostanze del fatto. L'affermazione in positivo delle esigenze cautelari connesse alla tutela della collettività deve fondarsi sia sul fatto, le cui modalità e circostanze possono essere ritenute indicative dell'inclinazione del soggetto a commettere reati della stessa specie, sia sulla personalità dell'indagato. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato e disporre la misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di un procedimento penale pendente per lo stesso fatto, qualora dalla valutazione complessiva degli elementi a disposizione emerga la concreta possibilità che l'indagato commetta nuovi delitti della stessa specie di quelli per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 29/01/2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor GALASSO Aurelio, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito l'Avvocato (OMISSIS) - difensore dell'indagato - il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

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