Il Tribunale Amministrativo Regionale, in applicazione dell'art. 22, comma 5, del d.lgs. n. 286/1998, afferma che lo Sportello Unico per l'Immigrazione è tenuto a rilasciare il nulla osta al lavoro subordinato non stagionale entro il termine massimo di sessanta giorni dalla presentazione della relativa istanza, a condizione che siano state rispettate le prescrizioni di cui al comma 2 e le prescrizioni del contratto collettivo di lavoro applicabile. Pertanto, il silenzio serbato dall'Amministrazione oltre tale termine configura un inadempimento all'obbligo di concludere il procedimento, con conseguente necessità di un ordine giudiziale di provvedere entro un termine perentorio, pena la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. La sentenza, nel tutelare il diritto del privato al tempestivo rilascio del nulla osta, valorizza il principio di buon andamento e di efficienza dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 della Costituzione, nonché il principio di certezza dei rapporti giuridici, imponendo all'Amministrazione il rispetto dei termini procedimentali stabiliti dalla legge.