La revoca delle agevolazioni concesse a un'impresa e il conseguente recupero delle somme erogate possono essere legittimamente disposti dall'amministrazione competente qualora venga accertato il venir meno dei presupposti e dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento, come l'assenza di funzionalità dell'impianto agevolato entro il termine stabilito. In tali casi, non rileva il principio di affidamento, in quanto l'atto di revoca non si configura come esercizio di un potere di autotutela discrezionale, ma come presa d'atto della decadenza dal diritto al beneficio, conseguente al venir meno dei presupposti per la sua erogazione. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a procedere alla revoca e al recupero delle somme indebitamente percepite, maggiorate degli interessi nella misura prevista dalla legge, senza che ciò comporti una nuova valutazione comparativa tra l'interesse pubblico e quello privato. La revoca è legittima anche quando intervenga oltre il termine quinquennale dalla concessione del beneficio, in quanto tale termine attiene alla conservazione del diritto al contributo, non alla facoltà di revoca da parte dell'amministrazione.