Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 430 del 2023

ECLI:IT:TARSA:2023:430SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando il manufatto oggetto della domanda di sanatoria sia stato radicalmente trasformato per effetto di interventi successivi, sì da renderlo irriconoscibile rispetto all'originario abuso. Infatti, la presentazione della domanda di condono non autorizza l'interessato a completare, né tantomeno a trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino al momento dell'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi al pari degli ulteriori interventi realizzati sugli stessi. Pertanto, sui manufatti non sanati non è consentita la realizzazione di interventi ulteriori che, sebbene per ipotesi riconducibili nella loro individuale oggettività a categorie che non richiedono il permesso di costruire, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'abuso principale. Il silenzio-assenso non può formarsi quando l'istanza di condono non possiede i requisiti sostanziali per il suo accoglimento, come nel caso in cui il manufatto oggetto della domanda di sanatoria sia stato radicalmente trasformato per effetto di interventi successivi, sì da renderlo irriconoscibile rispetto all'originario abuso. Inoltre, in materia di condono edilizio, il termine legale per la formazione del silenzio-assenso presuppone che la relativa istanza sia corredata dalla prescritta documentazione, non sia infedele, sia stata interamente pagata l'oblazione e, inoltre, che l'opera non sia in contrasto con i vincoli di inedificabilità. Pertanto, il diniego di condono è legittimo quando il manufatto oggetto della domanda di sanatoria sia stato radicalmente trasformato per effetto di interventi successivi, sì da renderlo irriconoscibile rispetto all'originario abuso, e quando l'istanza di condono non possiede i requisiti sostanziali per il suo accoglimento, come il mancato pagamento dell'oblazione o la presenza di vincoli di inedificabilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/02/2023

N. 00430/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01618/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1618 del 2017, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Salerno, via Ss. Martiri Salernitani, 31;

contro

Comune di Pontecagnano Faiano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Pontecagnano Faiano, via Alfani c/o Casa Comunale;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 20/2008, no…

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