Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14687 del 12 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14687PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando il soggetto agente, pur non ricoprendo una posizione apicale all'interno del sodalizio, partecipi stabilmente alle attività illecite del gruppo criminale, svolgendo un ruolo attivo e concreto, anche attraverso la commissione di singoli reati-fine, espressione della forza intimidatrice e dell'assoggettamento tipici dell'associazione mafiosa. L'appartenenza al sodalizio può essere desunta da una pluralità di elementi fattuali, quali la commissione di delitti-scopo, la vicinanza agli esponenti di vertice, l'utilizzo di modalità operative tipiche dell'associazione, nonché il compimento di atti idonei a rafforzare il potere e l'operatività del gruppo criminale. Ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 7 L. n. 203/1991, è sufficiente che il soggetto agente abbia consapevolezza del carattere mafioso dell'associazione e del ruolo di vertice rivestito dal soggetto favorito, senza che sia necessario il suo diretto inserimento nella struttura organizzativa del sodalizio. Inoltre, il reato di scambio elettorale politico-mafioso di cui all'art. 416-ter c.p. si configura quando vi sia un accordo tra un esponente politico ed un membro di un'associazione mafiosa, in forza del quale il secondo si impegna a procurare voti all'elettorato mediante le modalità intimidatorie tipiche del metodo mafioso, in cambio di una promessa di denaro o altra utilità da parte del primo. La prova di tale accordo può essere desunta anche in via indiziaria, sulla base di elementi quali la fama criminale del procacciatore di voti, l'assoggettamento della zona di influenza all'organizzazione mafiosa e l'utilità del suo apporto per il reclutamento elettorale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), anche PCN nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/10/2018 della Corte di appello di Palermo
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere B. Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Cesqui E., che ha concluso chiedendo la declarato…

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