Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3432 del 26 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3432PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il furto di beni mobili esposti alla pubblica fede per necessità o consuetudine integra la circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., anche in presenza di un sistema di videosorveglianza, salvo che quest'ultimo sia specificamente efficace nell'impedire la sottrazione del bene. Ai fini del riconoscimento di tale aggravante, è necessario accertare in concreto la sussistenza di una situazione determinata da impellenti e non differibili esigenze che abbiano impedito alla persona offesa di custodire più adeguatamente la res furtiva, ovvero l'esistenza di abitudini sociali o di una pratica di fatto che giustifichino la scelta di lasciare incustoditi i beni mobili, attesa la ratio della norma di tutelare l'affidamento del presumibile rispetto dei terzi verso l'altrui proprietà. La mera agevole riponibilità degli oggetti in luogo sicuro durante una breve pausa non esclude l'aggravante, ove risulti accertata la necessità di non contrarre ulteriormente tale pausa o la consuetudine di lasciare gli attrezzi pronti al riutilizzo, specie se di dimensioni ingombranti e pesanti, come dimostrato dalle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/05/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE MARZO GIUSEPPE;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 21 maggio 2021 la Corte d'appello di Torino h…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.