Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40658 del 17 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40658PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice può disporre la custodia cautelare in carcere quando, sulla base di gravi indizi di colpevolezza, emerga il pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati della stessa specie, desumibile dalle modalità sistematiche e professionali di realizzazione dei fatti contestati, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura cautelare, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici, gli elementi specifici che, nella singola fattispecie, rendono la custodia in carcere la misura più adeguata ad impedire la prosecuzione dell'attività criminosa. In tali casi, il giudice non è tenuto a soffermarsi analiticamente sulle deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione non presenti vizi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia, in data 17.2.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 26.1.2012, il Giudice per le indagini preliminar…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.