Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17535 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:17535SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un richiedente asilo può essere legittimamente adottato quando ricorrono i presupposti di cui all'art. 23, comma 1, lett. e), del d.lgs. n. 142/2015, ovvero in caso di "violazione grave o ripetuta delle regole delle strutture in cui è accolto da parte del richiedente asilo, compreso il danneggiamento doloso di beni mobili o immobili, ovvero comportamenti gravemente violenti". La sussistenza di tali presupposti deve essere accertata sulla base di un'adeguata istruttoria e di una motivazione che dia conto in modo chiaro ed esaustivo dei fatti posti a fondamento della revoca. Ciò anche in relazione all'eventuale pregressa contestazione di comportamenti analoghi, che abbia già dato luogo all'avvio di un procedimento di revoca, poi non conclusosi con l'adozione del provvedimento sanzionatorio. La mancata comunicazione di avvio del procedimento, pur costituendo una violazione formale, non determina l'illegittimità del provvedimento finale qualora emerga che tale partecipazione non avrebbe comunque potuto incidere sul contenuto del provvedimento stesso, in applicazione del principio di cui all'art. 21-octies della legge n. 241/1990. In definitiva, il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza può ritenersi legittimo quando risulti adeguatamente motivato sulla base di una puntuale ricostruzione dei fatti, che dimostri il verificarsi di una delle fattispecie previste dalla legge come presupposto per l'adozione della misura sanzionatoria, anche in presenza di precedenti contestazioni di analoghi comportamenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/12/2022

N. 17535/2022 REG.PROV.COLL.

N. 06472/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6472 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, via Torino n. 7;

contro

il Ministero dell’Interno e l’Ufficio Territoriale del Governo – -OMISSIS-, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio
ex lege
presso la sede di quest’ultima in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l’annullamento

del provvedimento del 23.02.2018, notificato …

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