Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza breve n. 587 del 2024

ECLI:IT:TARUMB:2024:587SENB

Massima

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L'amministrazione comunale mantiene la propria discrezionalità nel negare il rinnovo della concessione di occupazione di suolo pubblico o nel modificarne il contenuto, imponendo al concessionario diverse condizioni o prescrizioni, ove ciò risulti più rispondente al perseguimento del pubblico interesse. Tale discrezionalità è sindacabile dal giudice amministrativo solo in presenza di manifesta incongruità od illogicità dell'atto. L'esigenza di garantire la corretta regolamentazione del traffico e la disponibilità di aree di sosta per i cittadini, anche a fronte di temporanee riduzioni della capacità di parcheggio dovute alla presenza di cantieri pubblici, costituisce un prevalente interesse pubblico che legittima il diniego di nuove concessioni di occupazione di suolo pubblico in determinate zone. Il principio di uguaglianza non impone all'amministrazione di trattare in modo identico situazioni che presentano peculiarità tali da giustificare un diverso trattamento. L'amministrazione non è tenuta ad una analitica confutazione delle osservazioni del privato, essendo sufficiente che la motivazione complessiva dell'atto renda percepibili le ragioni del mancato accoglimento delle stesse. L'ordine di ripristino dello stato dei luoghi a seguito di occupazione abusiva di suolo pubblico si fonda sul solo presupposto dell'assenza di un valido titolo concessorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/08/2024

N. 00587/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00316/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 316 del 2024, proposto da Tempus società cooperativa a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Gabriele Minelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Assisi, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Giuseppe Caforio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

del provvedimento del Comune di Assisi prot. n. 0022361 del 30 aprile 2024, notificato in pari data, di rigetto della istanza p…

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