Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1165 del 2022

ECLI:IT:TARCT:2022:1165SENT

Massima

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Il provvedimento con cui viene ingiunta, sia pure tardivamente, la demolizione di un immobile abusivo e giammai assistito da alcun titolo, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell'abuso. Il principio in questione non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. L'abuso, avendo natura di illecito permanente, rimane sempre "attualizzato" e pertanto l'ordine di demolizione può essere motivato anche per relationem, facendo esplicito riferimento al verbale di sopralluogo e all'accertamento dell'abuso, senza che sia necessaria l'indicazione delle opere realizzate abusivamente in maniera minuziosa e dettagliata. La verifica circa la possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo di quella ripristinatoria, prevista dall'art. 34 del d.P.R. n. 380 del 2001, va compiuta, su segnalazione della parte privata, durante la fase esecutiva e non dall'Amministrazione procedente all'atto dell'adozione del provvedimento sanzionatorio. Infine, la mancata comunicazione di avvio del procedimento o la mancata considerazione dell'apporto partecipativo del privato, data la natura integralmente vincolata dei provvedimenti volti alla repressione di abusi edilizi, non incidono sulla legittimità del provvedimento adottato dall'ente locale.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2022

N. 01165/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01628/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1628 del 2006, proposto da
((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via V.Giuffrida, 37;

contro

Comune di Mascali (Ct), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via ((omissis)),6;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 03, del 20/03/2006, recante ingiunzione alla demolizione delle opere abusive realizzate nel Comune di Mascali;

no…

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