Il giudice amministrativo, nell'esaminare una domanda di ottemperanza ad un precedente provvedimento giurisdizionale, deve dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'amministrazione resistente abbia spontaneamente adempiuto all'obbligo di pagamento indicato nel titolo azionato. Tuttavia, il giudice deve rigettare la domanda di condanna al pagamento degli interessi moratori, in assenza di prova del maggior danno subito dal ricorrente, essendo onere di quest'ultimo dimostrare tale pregiudizio ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c. Il giudice può altresì compensare le spese di lite, anche in ragione della parziale soccombenza delle parti. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto affermati dalla sentenza, evidenziando che il giudice amministrativo, in sede di ottemperanza, deve dichiarare improcedibile il ricorso qualora l'amministrazione abbia spontaneamente adempiuto all'obbligo di pagamento, ma deve rigettare la domanda di interessi moratori in assenza di prova del maggior danno, potendo altresì compensare le spese di lite. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, evitando riferimenti al caso specifico e citazioni non essenziali, e la formulazione è al presente indicativo, in modo da renderla applicabile a casi analoghi.