Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18122 del 30 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18122PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato, deve accertare l'esistenza di patologie psichiatriche o disturbi della personalità di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla capacità di comprendere la realtà e di autodeterminarsi, escludendola o scemandola grandemente, e a condizione che sussista un nesso eziologico con la specifica condotta criminosa. Eventuali anomalie caratteriali, alterazioni e disarmonie della personalità, nonché stati emotivi e passionali, non rilevano ai fini dell'imputabilità, salvo che non si inseriscano in un quadro più ampio di "infermità". Il giudice di merito, nel motivare l'esclusione di vizi della capacità di intendere e di volere, deve fornire un'analisi ampia, esauriente e correttamente argomentata, anche alla luce dei rilievi difensivi, senza essere obbligato a disporre una nuova perizia psichiatrica, trattandosi di un accertamento rimesso alla sua discrezionalità. Il controllo di legittimità sulla motivazione è limitato ai casi di manifesta illogicità, incoerenza o carenza di elementi essenziali, senza poter sindacare la rilettura del quadro probatorio operata dal giudice di merito. Infine, l'attenuante della provocazione richiede lo "stato d'ira" determinato da un "fatto ingiusto altrui" e un nesso di causalità psicologica tra l'offesa e la reazione, a prescindere dalla proporzionalità tra le stesse, elementi che devono essere provati in modo obiettivo e univoco.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6046/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 22/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente al reato di minaccia grave perche' il reato e' estin…

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